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Emozioni e inconscio

Come gestire le emozioni grazie all’inconscio

Il nostro inconscio vuole emozioni forti. 
La vita, molto spesso, ci porta a provare stati d’animo senza il nostro volere: ci arrabbiamo quando veniamo provocati, soffriamo quando le nostre aspettative non si realizzano o ci innamoriamo quando meno ce lo aspettiamo. 

Le occasioni in cui veniamo travolti dalle emozioni sono molte. 

Questo, però, culturalmente non è ciò che vogliamo: siamo stati educati a prestare più attenzione ai pensieri razionali e ai doveri che abbiamo rispetto a ciò che proviamo. 

Qualche esempio? 

“Smettila di piangere” quando stavamo male.
“Stai fermo e seduto” quando volevamo giocare e divertirci. 
“Non rispondermi così e vai in camera tua” quando eravamo arrabbiati.

La nostra vita è piena di richieste di sopprimere emozioni e stati d’animo, senza poterli elaborare in alcun modo. 

Così, da adulti facciamo fatica a capire cosa dobbiamo fare con ciò che proviamo. 

Da qui nasce il problema delle emozioni negative: dato che siamo umani e ciò che sentiamo prima o poi emergerà, è più probabile che succeda quando stiamo male o siamo arrabbiati. 

Perché la passione e la felicità implicano spesso un nostro coinvolgimento attivo, un ascolto e una ricerca di ciò che ci fa stare bene e ci gratifica.
Il dolore e la rabbia, invece, esplodono proprio perché c’è una gestione sbagliata di tutto l’equilibrio tra razionalità ed emotività.

Quindi l’inconscio, che come ho detto prima cerca emozioni forti, non può far altro che accontentarsi di queste. 

La distinzione tra ciò che è positivo e ciò che è negativo la facciamo con la nostra parte logica, a lui basta il coinvolgimento.
E di persone che ci fanno stare male ne troviamo parecchie nel corso della vita. 

Così, in assenza di una forte emozione positiva che abbiamo favorito noi, la nostra parte inconscia ricerca le emozioni negative.
Spesso è l’unico “cibo” che gli stiamo dando e siamo abituati così. 

Cosa fare per interrompere questo loop e stare bene? 

  1. Smettere di somministrare al nostro inconscio emozioni negative.
    Questo si fa, quando possibile, allontanandosi da ciò che ci fa stare male o ci fa arrabbiare.
    Togliere lo stimolo all’inconscio vuol dire fare in modo che ci siano altri aspetti della vita, questa volta positivi, a cui può imparare ad agganciarsi.
    Per esempio, smettere di sentire e vedere l’ex menefreghista con cui finisci sempre per litigare.
  1. Imparare ad ascoltare e seguire la propria “pancia”.
    Cosa ti piacerebbe fare? Cosa ti appassiona? Cosa ti fa stare bene?
    Iniziamo a prendere confidenza con le nostre emozioni positive, a non ignorarle e a fare delle scelte sulla base di ciò che ci rende felici.
    Per quanto sia difficile, il nostro inconscio avrà altre emozioni di cui cibarsi se saremo entusiasti e soddisfatti. 
  1. Non prestare attenzione solo alla logica.
    Anche i ragionamenti ci fregano, per esempio quando troviamo diversi motivi per rimanere in una situazione che ci fa soffrire. La nostra testa si riempie di dubbi e noi diamo ascolto solo a ciò che pensiamo.
    Invece, proviamo a dare la stessa importanza anche a ciò che sentiamo, partendo dall’idea che tutte le emozioni sono legittime.
    Se tu dovessi scegliere come vivere solo sulla base delle emozioni che senti, dove saresti ora? 

Alla fine, l’inconscio stesso ci aiuterà a mantenere una situazione in cui staremo bene, proprio perché si sarà abituato a cercare le emozioni positive.
Noi, dall’altra parte, dobbiamo creare le occasioni in cui questo è possibile e dobbiamo smettere di ignorare ciò che proviamo. 

Solo dando dignità al nostro sentire, tanto quanto facciamo con il nostro pensare, riusciremo a stare bene.

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Sulla gestione emotiva, ho pubblicato anche questo video sul mio canale YouTube.

About Author

Sono dottoressa in Psicologia clinica specializzata in gestione emotiva e dialogo con l'inconscio. Svolgo sedute private e corsi di formazione online.