La tristezza è causata dall’intelligenza. Più comprendi certe cose e più vorresti non comprenderle.
Charles Bukowski
Sei d’accordo?
Quando leggiamo parole come queste, per esempio citazioni che troviamo in giro, la nostra mente è portata a confermare il concetto espresso.
Diventa vero, perché in automatico cerchiamo delle situazioni in cui è accaduto ciò che viene descritto.
Non ragioniamo cercando delle smentite, ma sempre delle conferme.
È un risparmio di risorse mentali.
Per esempio, se una persona ci dice “oggi ti vedo stanco/a”, pensiamo a tutti i motivi per cui sembriamo o siamo stanchi.
Non ragioniamo sul fatto che non è vero, che abbiamo dormito bene e siamo belli riposati.
Seguiamo i concetti che ci vengono espressi.
Tornando alla citazione iniziale, la tristezza non è causata dall’intelligenza.
È causata da ciò che noi scopriamo grazie alla nostra intelligenza.
È causata dagli altri, quando ci fanno male o ci mentono.
È causata da ciò che comprendiamo, non dalla nostra capacità di comprenderlo.
Proviamo a girare il concetto.
Tutte le persone poco intelligenti sono felici? O hanno solo problemi diversi, magari meno profondi o introspettivi?
E tutte le persone intelligenti sono infelici? Nessuno riesce a stare bene con la propria intelligenza?
L’intelligenza è una capacità sfaccettata, è multipla e ci permette di comprendere ciò che succede.
L’intelligenza emotiva ci aiuta a stare con le nostre emozioni, a maneggiarle meglio e a capire quelle degli altri, rendendo le nostre risposte appropriate quando qualcuno ha bisogno di noi.
L’intelligenza intrapersonale ci permette di esprimere ciò che sentiamo e proviamo, migliorando le nostre relazioni grazie a questa chiarezza.
E così via, per tutte le altre forme di intelligenza.
Non sono i nostri strumenti emotivi e logici che ci fanno soffrire, ma la realtà dei fatti quando ci imbattiamo in dinamiche e persone sbagliate.
E in questo caso la nostra intelligenza ci salva, perché ci permette di aprire gli occhi e di poter fare delle scelte.
Di imparare dai nostri errori e di comprendere cosa evitare e cosa alimentare nella nostra vita.
Non dobbiamo maledire noi stessi perché siamo troppo intelligenti e capiamo cosa succede, ma dobbiamo proteggerci e allontanarci quando ciò che abbiamo intorno ci fa male.
Altrimenti continueremo ad essere tristi, e in più non capiremo neanche il perché.
Questa condizione è peggiore dell’essere abbastanza intelligenti da scoprire le carte e comprendere la realtà, anche quando è dolorosa.
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