“Mi ha fatto perdere fiducia nelle persone. Mi ha riempita di bugie, ma non sono scema. Certe cose le sentivo, e infatti saltavano fuori. Ma tanto per lui era sempre colpa mia.”
Gaia, 32 anni, aveva un’idea precisa della vita che voleva: un uomo da amare, un matrimonio, dei figli.
Era una ragazza a cui non mancava nulla: lavoro stabile nell’azienda di famiglia, una casa di proprietà, tanti amici, passioni come le gite fuori porta e l’equitazione.
Eppure, nella sua vita è arrivato Federico, con cui ha avuto una relazione tossica che le ha tolto tutto.
Come riconoscere una relazione tossica
Gaia ha conosciuto Federico in palestra.
Sembrava l’uomo perfetto: attenzioni continue, regali, promesse sul loro futuro insieme.
La faceva sentire speciale, indispensabile, amata.
Ma presto sono arrivate le bugie.
Dopo appena 4 mesi, la prima scoperta: in quel weekend “con un amico” era in realtà con un’altra donna.
Da lì sono iniziati due anni di inferno: tradimenti, scenate, silenzi punitivi, accuse, gelosia, appostamenti sotto casa.
È successo di tutto.
Ma allora, perché non l’ha lasciato subito?
Perché, come accade in molte relazioni tossiche, Gaia si era frantumata in mille pezzi.
Un giorno lo voleva, il giorno dopo lo odiava.
Le sue emozioni erano sulle montagne russe, senza alcun controllo.
Cosa succede quando restiamo in una relazione tossica
Una relazione tossica non distrugge solo la fiducia negli altri, ma soprattutto la fiducia in sé stessi.
Gaia non si riconosceva più: aveva perso autostima, vitalità e libertà.
Si era isolata dagli amici perché Federico era geloso, e l’unica fonte di emozioni era diventata proprio quella relazione malata.
L’inconscio, che ha sempre fame di emozioni, si nutriva solo di quel dolore.
E così Gaia continuava a rimanere intrappolata in quel rapporto.
Uscire da una relazione tossica: il lavoro con l’inconscio
Quando è arrivata in seduta, Gaia era disperata.
Passava da “pur di stare con lui mi accontento, anche se devo dividerlo con le altre” a “vorrei solo che sparisse dalla mia vita”.
Il lavoro fatto insieme è stato ricostruire Gaia, mettendo insieme i pezzi in cui era finita.
Come? Dialogando con l’inconscio.
- Abbiamo sganciato l’inconscio dai picchi emotivi della relazione tossica.
- Gli abbiamo fornito altri stimoli positivi, facendo dei veri e propri negoziati.
- Abbiamo creato la pace tra la razionalità e l’emotività, interrompendo il suo continuo autosabotaggio interno.
Quando l’inconscio ha avuto finalmente la sua quota di emozioni sane, ha lasciato andare Federico per sempre.
Relazione tossica: come uscirne davvero
Liberarsi non è facile, ma è possibile con il metodo giusto.
Gaia è tornata a frequentare i suoi amici, a organizzare weekend senza paura di ripercussioni e a prendersi cura di sé.
Ha recuperato la propria sicurezza, l’autostima e il suo carattere solare.
La sua storia dimostra che uscire da una relazione tossica è possibile se impariamo a dialogare con l’inconscio, che va guidato e nutrito di emozioni positive.
Conclusione
Ogni relazione tossica lascia ferite profonde, ma non devono definire chi sei.
Il primo passo è riconoscere i meccanismi che ti tengono legata a quella persona.
Il secondo è fornire all’inconscio nuovi stimoli, così diventerà un tuo alleato e smetterà di alimentarsi di dolore.
Ogni relazione tossica può trasformarsi in una rinascita, se sai ascoltare il tuo inconscio.
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Questo caso studio è tratto da delle sedute reali.
