Il processo principale che l’inconscio mette in atto nella vita della persona è caratterizzato dall’analogia: crea un collegamento analogico tra due eventi che si assomigliano dal punto di vista emozionale.
Prendendo in prestito i termini freudiani, l’analogia è una sorta di coazione a ripetere.
A un certo punto della vita accade un evento che crea un forte coinvolgimento emotivo e che non viene elaborato correttamente per mancanza di strumenti, maturità, attenzione, tempo o altro.
Quando delle emozioni non hanno la possibilità di fluire e di essere vissute come meritano, rimangono in noi come una ferita che non si rimargina solo grazie allo scorrere dei giorni.
Anche quando si pensa che tutto sia risolto, l’inconscio aspetta uno stimolo nuovo o l’occasione giusta per far riaffiorare le emozioni che si credevano superate.
Così, alla prima occasione, si vivrà un evento che all’apparenza sarà diverso dal precedente, per esempio cambierà il personaggio coinvolto, l’età, lo scenario, etc., ma che emotivamente sarà molto simile.
Questo è il meccanismo dell’analogia: due eventi apparentemente distinti hanno una somiglianza che difficilmente riusciamo a cogliere solo grazie alla logica.
Ma quale può essere l’elemento in comune tra i due episodi?
L’analogia si presenta proprio nel vissuto della persona: può essere la sensazione di essere rifiutati, l’abbandono da parte dell’altro che fa sentire soli, un condizionamento che non permette di esprimere la propria identità, la presenza di un antagonista che mette i bastoni tra le ruote.. sono tanti gli scenari che si possono prendere come esempi.
Avete presente quando si ha l’impressione di ritrovarsi sempre nelle medesime condizioni del passato, tanto da pensare di essere noi stessi il problema?
Ecco, quella è esattamente la sensazione scatenata dall’analogia emotiva.
Ci si ritrova sempre nella stessa situazione, anche a distanza di anni, e questo succede perché stiamo gestendo male la nostra emotività.
Come risolvere?
Per prima cosa bisogna aver ben chiara l’analogia presente tra i vari eventi.
Quando è nato il problema? Qual è il vissuto emotivo che, per quanto non ci piaccia ammetterlo, crea ancora danni nel presente?
Poi, una volta identificata la causa reale, dobbiamo lasciare che l’inconscio viva quell’emozione in modo da liberarcene una volta per tutte, altrimenti continuerà a cercarla e a farcela rivivere.
