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Relazioni / Sedute private

Dice che sono pazza, ma so che ho ragione

“No, questa volta non mi frega. Nella storia di Instagram che ha messo ieri si vedeva il braccio di sta tipa, non era con il suo amico. Ora ne ho le prove quindi basta cazzate. Deve ammetterlo!”

Questo è solo uno dei tanti indizi che Alessandra ha raccolto sui tradimenti del suo fidanzato.
È da circa un anno che qualcosa non quadra, che sa come vanno le cose e che litiga con lui perché mente. 

Lui che dice di essere con gli amici ma non è così, messaggi che compaiono sullo schermo del cellulare e che vengono subito cancellati, scuse su scuse per spiegare l’inspiegabile e attacchi diretti per far vacillare la sicurezza di lei. 

Alessandra sa che ormai non c’è futuro.
In alcuni momenti è rassegnata, altri è infuriata, altri ancora lo giustifica.

Lui, in compenso, è un maestro nel rigirare le conversazioni a suo vantaggio. 

La dinamica su cui voglio concentrarmi, però, è rappresentata da quel “Deve ammetterlo!”.

È come se Alessandra aspettasse la conferma di lui per avere ragione al 100%. 
Per sentirsi legittimata a fare una scelta definitiva e a lasciarlo.
Per vedere riconosciuti i suoi dubbi e il suo dolore. 

Eppure, di prove dei tradimenti ne ha raccolte tante in questo ultimo anno.

Ma perché è così difficile allontanarsi da situazioni così?

Perché il nostro inconscio ci sguazza. 
È una situazione che coinvolge molto, totalizzante, e che fornisce costanti picchi emotivi.
Nel bene e nel male. 

Perché poi, quando le cose migliorano e si sta insieme, anche l’amore è fortissimo. 

Seconda cosa: i pensieri di Alessandra si sono focalizzati sul voler avere ragione, non sull’essere felice. 

Vuole sentirsi dire: “Sì è vero, è da un anno che ti mento e tutte le volte che hai avuto dei dubbi su di me, e che io ho negato, ci avevi visto giusto. Hai ragione su tutto.”

Ma le sentirà mai queste parole? Impossibile. 

Quindi, il lavoro che abbiamo fatto durante le sedute è stato molteplice.

Da una parte abbiamo negoziato con il suo inconscio per farlo sganciare dalla situazione, fornendogli altre emozioni forti a cui agganciarsi (questa volta positive).

In contemporanea, abbiamo lavorato sulle priorità: è meglio avere ragione o essere felici?

Solo dopo questo percorso, Alessandra è riuscita davvero a lasciar andare quella relazione nociva e sfiancante, e a credere di nuovo nelle sue sensazioni.
A non dubitare più di sé perché ha a che fare con un manipolatore bugiardo.

Ora sa che le sue impressioni meritano rispetto, e che il suo sesto senso ha ragione e la salva.

Oggi, Alessandra sta con un ragazzo d’oro e ha scoperto quanto può essere meravigliosa una relazione genuina, sentendosi rispettata e amata davvero.


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*I dati sensibili della persona sono stati cambiati per renderla irriconoscibile e tutelare la sua privacy. 
Questo caso studio è tratto da delle sedute reali.

About Author

Sono dottoressa in Psicologia clinica specializzata in gestione emotiva e dialogo con l'inconscio. Svolgo sedute private e corsi di formazione online.