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Emozioni e inconscio

Perché non ci rivolgiamo a un professionista quando stiamo male – Seconda parte

Oltre ai motivi che ho approfondito nell’articolo precedente, ce ne sono altri che spingono le persone a evitare di contattare un professionista quando hanno un problema.

Vediamoli uno per uno.

PAURA DI NON OTTENERE RISULTATI

Abituati a tentare diverse strade per stare bene, ma senza ottenere risultati concreti o duraturi, spesso ci si scoraggia e si teme di perdere altro tempo.

È chiaro che nessuno potrà mai assicurarti al 100% che le sedute risolveranno il tuo problema, chi lo fa va tenuto alla larga.

Le variabili che entrano in gioco durante un percorso d’aiuto sono tantissime e cambiano di volta in volta: il tipo di situazione che si sta vivendo, la relazione tra le due persone, la soggettività, l’orientamento teorico e pratico del professionista, ecc.
È impossibile prevedere l’esito con sicurezza.

Una delle variabili più influenti, se non la più influente, è il tipo di relazione che si instaura tra il cliente/paziente e il professionista: se ci si trova bene e c’è una buona intesa, aumenta la probabilità di ottenere risultati positivi.

Prendendo in considerazione questo dato, si può fare un tentativo, conoscere il professionista e decidere se continuare o meno a fare le sedute.

Non si è vincolati a terminare il percorso una volta intrapreso e la decisione finale spetta sempre e solo a te.

Se vuoi una garanzia anche minima, parla dei tuoi dubbi al professionista a cui hai deciso di rivolgerti e stabilisci un tempo massimo (sensato) entro il quale vorresti ottenere i primi risultati. Quando il tempo sarà scaduto, sceglierai cosa fare in base alla situazione in cui ti troverai.

PAURA DI AFFIDARSI

Quando ci si rivolge a qualcuno, si sa di essere la “parte debole”. Il professionista ha una preparazione specifica e sa bene cosa succede in seduta, a differenza del cliente.
Inoltre, ci si rivolge a lui/lei proprio quando si è più fragili e si ha bisogno dell’aiuto di qualcuno.

Però, il fatto di stare male non implica perdere totalmente la lucidità o i propri parametri di giudizio: nessuno potrà mai ottenere lo stesso potenziale e la stessa quantità di informazioni sulla nostra vita che abbiamo noi.

Non mi stancherò mai di ripeterlo: se non ci si trova bene, si cambia strategia, e se i metodi utilizzati in seduta non convincono, si interrompe il percorso.
È naturale che sia così.

NON SO QUALE PROFESSIONISTA SCEGLIERE

In questo caso bisogna analizzare le tue necessità: che tipo di problema stai vivendo? C’è un professionista specializzato in quello? Oppure, c’è un approccio che ti convince di più?
Qui il consiglio è di seguire l’istinto.

Informati sui vari orientamenti, scegli il professionista che vuoi, sperimenta, cerca ciò che fa per te. Di approcci ce ne sono tantissimi ed è legittimo chiedere informazioni o documentarsi.

Una volta capita la direzione, scegli in base a ciò che ti convince di più!

PAURA DELL’IGNOTO

Non mi riferisco solo a cosa succederà in seduta, se è una esperienza nuova, ma anche al cambiamento di vita.

Il dolore che provi, soprattutto se è presente da molto tempo ed emerge in varie situazioni, lo conosci benissimo. Sai come si manifesta, quali comportamenti evitare e quali no, e ti muovi all’interno di questa realtà, la tua realtà, come un vero esperto.

Intraprendere un percorso vuol dire essere disposti a cambiare vita, ma non si sa con sicurezza in quale direzione ci si muoverà: come saranno le tue giornate quando avrai risolto il problema? Cosa occuperà i tuoi pensieri? Come saranno le tue relazioni con gli altri?
Non si hanno le risposte a queste domande e l’ignoto può spaventare molto.

Ma il percorso procederà gradualmente e avrai tutto il tempo per elaborare di volta in volta quello che succederà e per adattarti alla nuova realtà.

Inoltre, sarai supportato/a durante il cambiamento.

Non si viene catapultati in una nuova vita senza nessuna certezza, ma si avanza migliorando un piccolo passo alla volta.

POSSO RISOLVERE IL PROBLEMA DA SOLO/A

Spero davvero che tu abbia ragione.
In questo caso, se hai le conoscenze e i mezzi per cambiare le circostanze e te stesso/a, fallo.

Se stai procedendo per tentativi, con aspetti diversi del problema che emergono in continuazione, con più ricadute, accanendoti e spremendoti le meningi per cercare una soluzione diversa ogni volta che ti ritrovi nelle medesime condizioni del passato, prima di arrivare al limite, ritrovarti senza energie e nella disperazione totale, rivolgiti a qualcuno.

Questa è la seconda parte dell’articolo che potete leggere cliccando qui.

About Author

Sono dottoressa in Psicologia clinica specializzata in gestione emotiva e dialogo con l'inconscio. Svolgo sedute private e corsi di formazione online.