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Autorealizzazione

I limiti ci rendono liberi

Per essere liberi, dobbiamo limitarci. 

È un controsenso, ma le regole che governano la nostra emotività non seguono sempre la logica

Vediamo perché.

Ho trovato un interessante studio canadese che riguardava il rapporto tra limiti e libertà.

C’erano due gruppi di bambini.

Il gruppo 1 veniva portato in un parco giochi con delle recinzioni.
Il gruppo 2, invece, veniva portato in un parco giochi senza recinzioni, sconfinato.

Il loro compito era semplice: muoversi all’interno del parco e giocare con la massima libertà, esplorando l’ambiente come volevano.

I ricercatori si aspettavano che i bambini esplorassero il parco in lungo e in largo. 

Il risultato, però, è stato inaspettato.

I bambini del gruppo 1, che avevano dei limiti ben chiari, hanno esplorato il parco, sono saliti sulle giostre e si sono spostati ovunque senza problemi. 
Insomma, hanno sfruttato appieno la loro libertà di movimento.

Invece i bambini del gruppo 2, cioè quelli senza recinzioni, sono rimasti sempre nella stessa zona centrale, senza allontanarsi troppo dagli adulti.
Erano intimoriti dall’assenza di limiti.

Cosa possiamo dedurre da questi risultati?
Quando abbiamo dei limiti ben definiti, sfruttiamo al massimo la nostra libertà.
Al contrario, quando abbiamo una libertà illimitata, tendiamo all’immobilità.

Succede perché non c’è una direzione chiara da seguire.
Questo ci destabilizza e ci spaventa.

Quando siamo liberi, dobbiamo scegliere tra infinite opzioni.

Questo ventaglio di opportunità può mandarci in crisi e agire diventa difficile. 

Pensiamo, per esempio, a quando andiamo a mangiare in un ristorante con un menù molto ricco.
Abbiamo tantissime opzioni tra cui scegliere.

Allora pensiamo “ah buonissimo questo! …No preferisco quest’altro. Tu cosa prendi? Cavoli hai ragione, non dev’essere male… ma avevo deciso di mangiare più sano! Dovrei prendere quest’altro! …Però dai, almeno quando esco a cena… chi se ne frega, domani mangio bene e recupero”, e così via. 

È davvero difficile scegliere un solo piatto.

La libertà, oltre alla scelta, implica anche la responsabilità di gestirla, di capire cosa fa per noi e cosa no.

Quali responsabilità siamo disposti ad assumerci?

Abbiamo paura di trovarci intrappolati in una situazione che non riusciamo più a reggere.
O che non vogliamo più reggere. 

Una volta che ci si assume una responsabilità, non si può tornare indietro. 

Anche questo timore, quindi, rende complicato gestire la libertà.

Allora cosa fare?

La gestione della libertà richiede di saper mettere dei limiti, di fare delle scelte basate sui nostri obiettivi e sui nostri desideri.

Creare un perimetro, una recinzione, permette di muoversi liberamente all’interno di quello spazio, come i bambini del gruppo 1.
Così, le regole che imponiamo a noi stessi diventano guide utili quando dobbiamo esercitare la nostra libertà. 

Questo ci consente, se c’è un’urgenza e dobbiamo scegliere in fretta, di avere già una bussola da seguire.
Grazie alla nostra preparazione, ci sentiremo meno confusi e sotto pressione. 

In conclusione, i limiti ci rendono liberi proprio perché ci permettono di gestire meglio la nostra libertà.
Mettendo dei confini e facendo delle scelte prima, arriveremo preparati poi.
Evitando di restare fermi al punto di partenza.

Scegliere personalmente i nostri limiti significa creare fondamenta solide per un’esistenza libera e consapevole.

Per approfondire, guarda il video qui sotto.

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About Author

Sono dottoressa in Psicologia clinica specializzata in gestione emotiva e dialogo con l'inconscio. Svolgo sedute private e corsi di formazione online.