Essere costanti, nonostante i buoni propositi, è difficile.
Spesso creiamo una nuova routine, in linea con i nostri obiettivi, e siamo motivati a seguirla.
Siamo carichi.
Solo che la nostra “nuova vita” dura solo un paio di giorni.
Poi, si ricade nei vecchi schemi, quelli che hanno caratterizzato le nostre giornate e che sono frutto dell’autosabotaggio.
Così va tutto a scatafascio.
Fino al prossimo guizzo di motivazione.
In un loop da cui è difficile uscire.
Nel video, e in questo articolo, ho parlato di come ho lavorato su autodisciplina e routine attraverso il dialogo con l’inconscio.
In particolare, ho spiegato:
- perché facciamo fatica a essere disciplinati e qual è una delle possibili cause
- come ho usato il dialogo con l’inconscio per scoprirlo e per risolvere il problema
- la connessione con la mia identità
- un esercizio pratico per essere disciplinati durante le giornate
- i risultati che ho ottenuto dopo l’autoseduta con l’inconscio
Il Problema con l’Autodisciplina Quotidiana
Volevo migliorare la mia autodisciplina quotidiana, per questo ho deciso di farmi un’autoseduta.
In particolare, i miei obiettivi erano: gestire meglio il tempo e le energie, e rimanere più concentrata.
Quindi, riuscire a portare a termine tutti i miei compiti senza distrarmi e senza rimandare.
Quando ho un obiettivo, chiedo sempre aiuto al mio inconscio, cioè la mia parte emotiva, per capire cosa fare e su cosa concentrarmi.
È in questo modo che trovo una soluzione per la mia situazione specifica quando tutti gli altri metodi falliscono, compresa la forza di volontà che non sempre è sufficiente.
Un Approccio Diverso: Dialogare con l’Inconscio
Durante la procedura di dialogo diretto con l’inconscio, sono emersi due elementi sorprendenti:
- L’importanza dell’identità: l’inconscio ha rivelato che dovevo lavorare non tanto sugli obiettivi, quanto sulla mia identità.
- Un ricordo significativo: è emerso un episodio di quando avevo 15 anni, in cui mia madre aveva descritto la mia personalità in un modo che non rispecchiava come mi vedevo.
Li definisco “elementi sorprendenti” perché non me lo aspettavo.
Di solito quando parliamo di autodisciplina, pensiamo subito agli obiettivi personali.
Invece nel mio caso, l’inconscio mi ha rivelato che stavo stavo guardando nella direzione sbagliata: il problema aveva a che vedere con la mia identità, chi sono io, non tanto con ciò che volevo ottenere.
In più, avevo rimosso quel ricordo di me quindicenne con mia madre, in cui avevo già iniziato a formare un’identità personale, da brava adolescente.
Nonostante ciò che pensava lei di me.
uniamo i puntini
Unendo tutti i puntini, ho capito che per migliorare l’autodisciplina quotidiana, dovevo concentrarmi su chi volevo essere come persona, non su cosa volevo fare.
La chiave non era nelle strategie esterne, ma nella percezione interna di me stessa.
Esercizio Pratico per l’Autodisciplina Quotidiana
Dopo aver raccolto le informazioni che mi servivano grazie all’inconscio, ho sviluppato un esercizio semplice ma potente per lavorare sulla mia autodisciplina.
I due step sono questi:
- Ho immaginato la “me ideale” – ho creato un’immagine mentale della persona che voglio diventare
- Ho preso le mie decisioni basandomi su questa “me ideale” – Di fronte a ogni scelta quotidiana, mi sono chiesta: “Cosa farebbe la me ideale? Cosa sceglierebbe la persona che voglio essere?”
Ad esempio:
- All’ora di pranzo: “Sono le 12:30, cosa mangerebbe la me ideale?”
- Durante una pausa: “Come sfrutterebbe questo tempo la persona che voglio essere?”
Perché Questo Metodo Funziona
Questo approccio all’autodisciplina quotidiana è efficace per due motivi:
- Elimina il dialogo interiore negativo – Non c’è spazio per pensieri come “non ho voglia” o “posso rimandare a domani…” quando ti concentri sull’azione diretta basata sulla tua identità ideale.
Il processo diventa semplice: domanda → azione.
Senza spazio per altri ragionamenti. - Mantiene alta l’attenzione sul momento presente – invece di perderti in distrazioni, mantieni il focus sul momento presente, soprattutto se sfrutti l’orario come nell’esempio precedente.
i miei risultati
Ho condiviso questa esperienza personale perché mi ha davvero aiutata in questo giorni.
Infatti, sono riuscita non solo a gestire meglio il mio tempo e i miei ritmi, ma anche a ricominciare ad allenarmi, cosa che continuavo a rimandare.
Spero che possa essere d’aiuto anche a te.
Se questi argomenti ti interessano, ti suggerisco anche il video “Come gestisco le emozioni negative usando il dialogo con l’inconscio” in cui ho spiegato un’altra autoseduta.
Se invece vuoi personalizzare gli esercizi chiedendo direttamente al tuo inconscio cosa fare, qui trovi tutte le info sulle sedute private.
