Dubitare di noi stessi è una delle cose peggiori che possiamo fare.
Non tanto per una questione di “se ci credi ce la fai”, “pensa come i numeri uno per avere successo” e concetti del genere, ma perché il dubbio è ipnotico.
Mi spiego meglio.
Se noi iniziamo a dubitare delle nostre capacità, a pensare che forse non siamo in grado di affrontare ciò che ci succede, saremo portati a verificare questa teoria.
Non saremo più capaci di vivere liberamente la vita, facendo le nostre scelte e cercando di raggiungere i nostri obiettivi.
Tutto questo sarà influenzato dal dubbio di non essere abbastanza, di non avere le capacità per farlo, di non possedere le carte in regola anche solo per provarci.
Come possiamo accettare una condizione sfidante o scomoda pensando già in partenza di non farcela?
Tutto ciò che faremo o non faremo sarà influenzato da questa idea di base.
Il paradosso è che, anche quando cercheremo di non pensarci e faremo qualcosa di nuovo e impegnativo, tutte le difficoltà che incontreremo saranno un pretesto per ricordare a noi stessi di essere degli incapaci.
È molto difficile e non sta andando come previsto?
È chiaro che non so gestire queste cose.
Le tempistiche si sono allungate?
Non sono neanche capace di calcolare bene i tempi…
Non ho ancora raggiunto il risultato sperato?
Sapevo di non essere in grado, perché ho pensato il contrario! Ho sbagliato a crederci.
Tutto conferma la nostra incapacità.
Ogni ostacolo o imprevisto si trasforma in una ferita ancora più profonda per il nostro ego.
Per questo saremo portati a verificare questa teoria: avendo dei dubbi su noi stessi, cercheremo sempre dei segnali a conferma della nostra idea.
A questo punto qualcuno potrebbe pensare “Beh, è normale non sentirsi capaci di affrontare una sfida, soprattutto se è una situazione nuova. Perché è così grave come idea?”
È vero.
Infatti non è grave l’idea in sè, ma le conseguenze e l’influenza che ha nella nostra vita.
Se io credo di potercela fare, che le cose potrebbero andare male ma che farò il possibile, che le mie lacune possono essere colmate perchè ho la capacità di crescere ed evolvermi, allora il quadro è positivo.
Se io utilizzo ogni difficoltà o imprevisto per confermare a me stesso che non sono abbastanza, che sbaglio sempre, che ancora una volta non avrei dovuto sperarci, che devo smetterla di credere in un miglioramento e mettermela via perché sono così, allora il quadro è negativo.
In entrambi gli scenari ci può essere un senso di incapacità e sopraffazione, ma l’elaborazione di questo pensiero è diversa.
Di conseguenza, anche le azioni e i comportamenti che la persona metterà in atto a seguito di quei pensieri saranno ben diversi.
È difficile che un singolo pensiero sia invalidante, noi pensiamo continuamente alle cose più disparate.
Il problema sorge quando quella convinzione determina in maniera significativa la nostra vita.
Quando la utilizziamo come lente per leggere tutto ciò che ci succede, indipendentemente dal fatto oggettivo.
Quando ci intrappola e non ci permette di credere che un cambiamento sia possibile per noi, che siamo destinati all’infelicità.
Se hai paura che il senso di incapacità condizioni la tua vita più di quanto vorresti, scrivimi qui.
Esiste un modo veloce e preciso per verificarlo.
Nel video qui sotto, invece, ho approfondito due aspetti fondamentali:
- Perché ci convinciamo di essere degli incapaci
- Come eliminare questa convinzione
Buona visione.
